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  • Tag: latte

    • Coniglietti di Pasqua

      Posted at 11:08 am by cuocafarlocca
      Apr 19th

      conigli4a

      Eccomi dopo una lunga pausa che spunto da una buca proprio come un coniglietto… appropriato per Pasqua, no? Prima di cominciare grazie a chi ha seguito il blog anche mentre non lo potevo curare, ci sono state comunque molte visite (per me 70-90 al giorno sono molte per un blog più abbandonato della nave dell’Olandese Volante) e di questo vi ringrazio, tanto più che, non appoggiandomi a sponsor e cose del genere, sono tutte visite spontanee e per me questo vale moltissimo.

      Bene, sbrigati i convenevoli direi che è il caso di mettersi all’opera, Pasqua è già domani, aiuto! Be’, se per voi è troppo tardi ma questi panini vanno bene anche dopo, soprattutto se li preparate per i bambini – e poi potete prepararli anche con forme più tradizionali. Un solo avvertimento: inizialmente avevo pensato di farli con delizioso panbrioche ma il risultato è stato fallimentare: l’impasto molto ricco li ha fatti spiattellare miseramente e l’aggiunta di uova e miele li ha fatti colorire troppo:  una volta cotti era impossibile capire cosa fossero, erano buoni ma tutto il lavoro di bricolage era andato sprecato. Ho poi  provato con un normalissimo impasto per semplici panini al latte e la cosa ha funzionato: non aggiungete, perciò, troppi grassi, l’impasto deve mantenersi morbido ma elastico e compatto; in più, evitate tutte quelle cose che di solito danno un bel colore al pane (cioè uova, malto e miele) perchè in questo caso ci serve un panino non troppo colorito o i poveri conigli sembreranno flambé.

      L’assemblaggio è cosa molto semplice, solo un po’ tediosa: se avete marmocchi per casa arruolate loro per fare coda e orecchie, ne saranno felici e vi faciliteranno il lavoro.

      Mi è stato detto che, più che conigli, assomigliano a pesci-fugu. lo so, sono un po’ cicciotti come conigli ma li trovo simpatici così. Se volete un coniglio più realistico date al pane una forma allungata, ma vi avverto: c’è il rischio di ottenere una teglia di topolini mutanti … a voi la scelta.

      INGREDIENTI

      Per 10-12 conigli

      250 gr di farina per pane (manitoba o mix preconfezionato)

      250 gr di farina 00

      350 ml di latte

      7 gr di lievito di birra liofilizzato

      50 gr di burro fuso o 4-5 cucchiai di olio extravergine d’oliva

      Per la versione dolce: 100 gr di zucchero

      Per la versione salata: 1 cucchiaio colmo di zucchero e 1 cucchiaio raso di sale fino

      • Fate intiepidire (non troppo il latte). Aggiungete 1 cucchiaio di zucchero, 2 cucchiai di farina e il lievito e mescolate. Lasciate riposare per 10 minuti circa, finché non si rianima e inizia a formare schiuma . Nel frattempo mescolate le farine con lo zucchero rimasto (se scegliete la versione dolce) in una ciotola capiente oppure col sale (per la versione salata) e fate sciogliere il burro (sempre che non usiate l’olio)
      • Versate il latte col lievito nella farina e mescolate. Unite il burro fuso o l’olio, mescolate, poi rovesciate sul piano di lavoro e impastate per una decina di minuti, fino a ottenere un impasto liscio ed elastico
      • Formate una palla, mettete in una ciotola unta o imburrata e incidete a croce. Coprite con pellicola e mettete a lievitare in un luogo riparato fino a raddoppio del volume (da 1 a 2 ore in genere, a seconda della temperatura ambiente).
      • Terminata la lievitazione, rimpastate velocemente e formate una decina di palline (all’incirca grandi come mandarini) e disponetele, ben distanziate, su una o più teglie. Dalla pasta avanzata, ricavate tanti salamotti linghi circa 4 cm e piegateli su loro stessi, sigillandoli con un pizzicotto: saranno le orecchie. Ricavate, poi, tante palline grandi come ceci e attaccateli a mo’ di coda (inumiditela un po’ se non si attacca). NOTA: in questa foto l’impasto è un po’ giallo rispetto a quello che otterrete perchè l’ho scattata ai tempi del mio primo esperimento col panbrioche, ignorate perciò il colore e badate solo all’assemblaggio del roditore

      impasto_conigli1

      • Praticate dei forellini con uno stuzzicadenti in modo da dare due piccoli occhietti ai panini. Coprite con un canovaccio e lasciate lievitare ancora 40 minuti circa.

      conigli_crudi1

      • Quando mancano 15 minuti alla fine della seconda lievitazione, accendete il forno a 200 gradi. Una volta in temperatura, infornate per 17-20 minuti.
      • Sfornate e, aiutandovi con una spatola o con una pinza, mettete a raffreddare sulla gratella.
      • Mangiate tiepidi o freddi. Se non li terminate in giornata, possono essere congelati senza problema alcuno.
      • E non dimenticateli nel cesto di Pasquetta!

      conigli1aa

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      Posted in Colazione, Lievitati, Pane&C. | Tagged bambini, conigiletti, conigli, latte, merendino, pane, panini, pasqua, pasquetta, pic nic, ricetta, ricette
    • Comaut

      Posted at 10:48 am by cuocafarlocca
      Ott 21st

      comaut1

      No, non è un’esclamazione in barese stretto, e nemmeno la sigla di una nuova tassa comunale. E’ una sostanziosa zuppa di montagna, una crema di zucca originaria delle valli del cuneese: facile, buona, di stagione e adatta a questo tempo da lupi.

      Ho scorto per la prima volta il nome su un menu in giro per Torino e, una volta a casa, l’ho cercata sul librone “Le Zuppe” di Slowfood: evviva, c’era, e l’ho subito provata. Rispetto alla ricetta vera, però (e te pareva), ho cambiato qualcosa, cioè ho fatto cuocere la zucca in forno prima di aggiungerla alla zuppa. E’ una mia abitudine, trovo che il sapore ne guadagni anche se so di operare una strage di vitamine… mi piace di più, che devo dirvi, mi sembra che il sapore sia più concentrato, la zucca meno filacciosa e poi vogliamo parlare della comodità? Ogni volta che tolgo la buccia alla zucca cruda rischio di amputarmi due o tre dita, lo trovo un lavoraccio e poi ci sono troppi sprechi se si è maldestri come me. Perciò non so voi, ma io vado di forno.

      Se volete fare come me, tagliate la zucca in 4 parti, togliete semi e filamenti, incidete appena la superficie e mettete in forno (su placca con carta antiaderente)  a 180 gradi per 45 minuti. Lasciate raffreddare, poi pelate via la patina che si è formata in superficie e scavate la zucca col cucchiaio: verrà via senza fatica e senza sprechi.

      Se, però, volete seguire la ricetta vera, ve la indico come alternativa e spero di non offendere/scontentare/scandalizzare nessuno. E’ solo una zuppa, dai.

      comaut1a

      INGREDIENTI

      Per 4 buoni cucchiai come piatto unico 

      500 gr circa di zucca cotta – vedi sopra (oppure 1 kg e 1/2 di zucca cruda, pesata con la buccia)

      4-5 patate

      2 carote

      2 cipolle

      1 gambo di sedano

      1 litro e 1/2  di brodo vegetale

      250 ml di latte intero

      un ciuffo di salvia

      50 gr di burro

      sale, pepe, olio extravergine d’oliva

      • Sbucciate patate, cipolle, carote e tagliatele a pezzetti (come capita, tanto poi si passa tutto). Tagliate a pezzetti anche il sedano (che non c’è nella ricetta vera, ma io ce lo metto perchè con tanta roba dolce, come dice la mia amica Simona, “disnausea”); se usate la zucca cruda, fate lo stesso pure con quella dopo averla sbucciata. Fate scaldare abbastanza olio da coprire il fondo di una casseruola capiente dal fondo pesante, versateci le verdure e fate rosolare brevemente.
      • Se seguite la mia versione, unite la zucca cotta; coprite con brodo vegetale. Aggiungete un poco di sale (poco, c’è tempo per aggiungerne dopo), portate a ebollizione, abbassate il fuoco e fate sobbollire per 3/4 d’ora circa (o fino a quando le patate si sfaldano)
      • Passate il tutto (o frullatelo col mixer a immersione), aggiungete il latte e riportate sul  fuoco dolce per 15 minuti circa, mescolando ogni tanto. Tra una mescolata e l’altra, assaggiate per regolare di sale.
      • Quando la zuppa è cotta, mettete il burro e la salvia in un pentolino dal fondo pesante e fate scaldare a fuoco abbastanza vivace, come per un normalissimo burro-e-salvia. Appena il burro inizia a colorirsi spegnete  (dev’essere appena appena dorato e non più scuro).
      • Dividete la zuppa in piatti o ciotole, date una macinata di pepe (se lo gradite, altrimenti nisba), poi versate un po’ di burro aromatizzato in ogni piatto.
      • Se volete, servite con abbondantissimo parmigiano, pane rustico o crostini, poi mangiate e sentitevi tanti bei pascià dalla pancia calda

      comaut2

      Posted in Comfort Food, Primi&Secondi, Verdure | Tagged carote, cipolle, comaut, comfort food, crema, latte, minestra, patate, piatto unico, piemontese, ricetta, ricette, valli cuneesi, zucca, zuppa
    • Torta di pane

      Posted at 9:33 am by cuocafarlocca
      Feb 20th

      pane1

      Per me nessuna torta al mondo batterà mai questa; l’aspetto pratico (il riciclo del pane avanzato) per me è secondario,  tanto che spesso compro più pane del necessario solo per poterla preparare: quella che segue a stento è una ricetta, lo so, ma non potevo non pubblicare la mia torta preferita in assoluto, nei secoli dei secoli. E’ povera, semplice e bruttina: quanto basta a farmela amare al punto che mai e poi mai e poi mai farei a cambio con qualsiasi dolce vezzoso, elaborato e d’alta pasticceria. Fine della storia.

      INGREDIENTI

      (il tutto più o meno, non siate precisini)

      200-250 gr. di pane raffermo o secco (non troppo salato, tipo pane al latte o pan brioche, e con la crosta sottile)
      50- 70 gr. di zucchero
      1 litro di latte intero
      2 uova
      semi di un baccello di vaniglia o un cucchiaino di estratto naturale
      zucchero di canna chiaro (facoltativo)
      • Accendete il forno a 180 gradi.
      • Mettete il pane tagliato in piccoli pezzi (o tritato grossolanamente nel mixer) in un contenitore largo; aggiungete la vaniglia e lo zucchero; versate il latte caldo ma non bollente; aspettate qualche minuto finchè il pane non si ammorbidisce: infine, aggiungete le uova leggermente sbattute e mescolate bene
      • Versate il composto in uno stampo di silicone o uno normale imburrato; per questa foto ho usato uno stampo decente giusto per l’estetica, ma di solito io uso uno stampo di silicone (24 cm diametro) di un bel rosso plasticoso – comprato al LIDL –  ed è perfetto. Se volete, potete dare una spolverata con un po’ di zucchero di canna chiaro
      • Mettete in forno per 1 ora circa; verso la fine della cottura la torta sarà gonfissima, ma purtroppo l’effetto push-up svanirà appena uscita dal forno: non preoccupatevi, è normale

      t.pane2

      • Si può mangiare tiepida (o ustionante, come faccio io, con un po’ di zucchero di canna che contrasta con la morbidezza della torta) oppure fredda: calda è molle – ma buona! – e va mangiata col cucchiaio, un po’ come una zuppa densa; fredda è più compatta e si taglia a fette senza problemi. Se non si mangia il giorno stesso va conservata in frigo (è un incrocio tra una torta e un budino, fuori dal frigo andrebbe a male) ma vi consiglio di tirarla fuori un’ora prima di mangiarla o di scaldare le singole fette nel microonde a 350-500 W per un minuto.

      pane3

      VARIANTI: Si può aggiungere uvetta, oppure una mela a fettine, scorza di limone o/e di arancia, due cucchiai di cacao in polvere, gocce di cioccolato, canditi, frutta essiccata e chi più ne ha più ne metta (letteralmente!).

      Posted in Adorabili Avanzi, Colazione, Comfort Food, Dolci, Facili&Veloci, Pane&C., Torte | Tagged avanzi, colazione, comfort food, latte, pane, pane raffermo, ricetta, ricette, riciclo, torta, torta di pane, vaniglia
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